A proposito delle erbe dei campi c’è una grande verità:quella che oggi è una simpatica ghiottoneria,una volta era purtroppo “l’erba” (cicoria,pimpinella,borragine,crespino,galline grasse,caccialepri,casselle,germogli di cardo ecc.) che spesso costituiva l’unico genere disponibile per l’alimentazione.Anticamente anche le radici delle erbe selvatiche venivano carpite:il piatto con esse ottenuto si chiamava “insalata di rachie”.Le radici erano lessate e ripassate con olio,aceto e sale,spesso servite con la sapa.Era considerato un piatto rigenerante
Ingredienti:1,5kg di “pappatelle,gruspigni,lassene,spragne,grugni,cicoria,pimpinella,caccialepri,borragine,crespino,galline grasse,casselle,germogli di cardo”,2 spicchi d’aglio,4 cucchiai di olio di oliva extravergine.
Esecuzione:pulire le erbe,lavarle accuratamente,cuocerle in acqua salata; scolare, condire con un soffritto di lardo e aglio,insaporito di sale e pepe.
(informazioni reperite dal libro “Urbino a tavola” di Rolando Ramoscelli e Gianfilippo Centanni)